- Squadra
- Nazionali
- Calciomercato
- Statistiche
- Coppa Italia
- Social
- Comparazione Quote
- Redazione
REGGIO NELL'EMILIA, ITALY - AUGUST 28: Nicolo' Fagioli of ACF Fiorentina looks on during the UEFA Europa Conference League 2025/2026 Play-Off 1st leg match between ACF Fiorentina and FC Polissya Zhytomyr at Mapei Stadium - Citta' del Tricolore on August 28, 2025 in Reggio nell'Emilia, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Nicolò Fagioli è chiamato a un vero e proprio esame di maturità nella Fiorentina di Pioli. L’ex talento della Juventus, soprannominato “Fagiolino” ai tempi bianconeri, ha già dimostrato di avere qualità tecniche superiori ma espresse finora in modo discontinuo. Il club viola ha deciso di puntare su di lui, anche con un riscatto obbligato, convinto che possa diventare un punto fermo della manovra. Pioli, consapevole degli equilibri e degli squilibri della squadra, dovrà accompagnarne la crescita, trasformando i guizzi in continuità.
Per supportarlo, la dirigenza ha scelto di affiancargli Nicolussi Caviglia, altro prodotto del vivaio juventino. Un regista puro da mettere accanto a un “falso regista” come Fagioli, così da valorizzarne le caratteristiche naturali di mezzala creativa. L’idea è quella di costruire un centrocampo a tre con Nicolussi vertice basso, Fagioli libero di muoversi più avanti e un terzo elemento dinamico come Sohm o Mandragora a completare il reparto. Una struttura pensata per dare equilibrio al gioco e al tempo stesso esaltare la fantasia del numero 44 viola.
Le prime uscite stagionali hanno confermato che con Fagioli in campo la Fiorentina sa muovere meglio la palla, grazie alla sua visione e alla capacità di inventare linee di passaggio imprevedibili. Ma quando la pressione degli avversari lo ha limitato, il meccanismo si è inceppato. Per questo la presenza di Nicolussi Caviglia può rappresentare la chiave per liberarne l’estro, trasformandolo da talento a leader tecnico. Alla fine, però, molto dipenderà dalla capacità di Fagioli di prendersi sulle spalle la squadra e trovare quella continuità che finora gli è mancata. Lo scrive la Nazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA