La Fiorentina cerca di voltare pagina a Magonza, nella terza giornata di Conference League, con l’obiettivo di ritrovare serenità e fiducia dopo settimane di tensioni e risultati negativi. L’occasione arriva contro il Mainz, in una sfida che mette in palio non solo la testa del girone, ma anche la possibilità di dare il via al nuovo corso targato, almeno temporaneamente, Daniele Galloppa. Il tecnico, chiamato a guidare la squadra in un momento delicato, rappresenta la principale novità e la speranza di un’inversione di tendenza. La vittoria, oltre al valore sportivo, avrebbe un forte peso psicologico, restituendo morale a un gruppo scosso.

La Nazione
Nazione: “Oggi con il 3-5-2, ma con il Genoa cambio modulo? L’ipotesi”
Galloppa, alla sua prima vera occasione da allenatore della prima squadra, ha lavorato per restituire compattezza e fiducia ai giocatori, chiedendo soprattutto ritmo e personalità, due elementi che sono mancati finora. La squadra, secondo le ultime prove, dovrebbe presentarsi con un 3-5-2 più dinamico, con Martinelli in porta, Piccoli e Dzeko in avanti e sugli esterni Fortini e Parisi. In mezzo al campo, spazio a Mandragora, Sohm e Nicolussi Caviglia, per dare equilibrio tra corsa, copertura e costruzione. Galloppa non esclude però, per le prossime partite, di passare a un modulo più prudente come il 4-3-2-1, segno della sua volontà di adattarsi alle esigenze della squadra e degli avversari.
Il messaggio del nuovo tecnico è chiaro: servono intensità, velocità e coraggio. La Fiorentina, troppo spesso apparsa bloccata e prevedibile, dovrà cambiare atteggiamento e tornare a muovere la palla con maggiore fluidità. Le immagini dell’allenamento prepartita mostrano un gruppo concentrato e desideroso di riscatto, consapevole che il tempo delle scuse è finito. Galloppa vuole una squadra capace di reagire, di “correre e soffrire insieme”, perché la rinascita viola deve partire proprio da qui: dal campo, dal ritmo e dalla voglia di dimostrare di essere ancora viva. Lo scrive la Nazione.
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