Adrian Mutu resta uno dei migliori affari della Fiorentina con la Juventus, ma oggi i riflettori sono puntati su Hans Nicolussi Caviglia, che potrebbe lasciare un segno altrettanto importante. A colpire non è solo il suo talento tecnico, ma anche la profondità culturale e umana che traspare dalle sue parole. Tra citazioni letterarie e riferimenti calcistici, ha spiegato come la lettura dell’Iliade o la passione per il golf lo aiutino a sviluppare concentrazione e capacità di riflessione, qualità che cerca di trasferire anche in campo, soprattutto sui calci piazzati. I suoi modelli in questo ambito sono Pjanic e Ward-Prowse, esempi di tecnica e metodo.

La Nazione
Nazione: “Mutu miglior acquisto dalla Juventus, ma Nicolussi Caviglia…”
Il suo numero 14 non è casuale: rappresenta sia un legame familiare, con il compleanno della sorella, sia un omaggio a Johan Cruyff, figura che Nicolussi ammira come uomo, calciatore e allenatore. Dall’olandese trae ispirazione soprattutto per i concetti di disciplina e creatività, che considera fondamentali e complementari, elementi capaci di coesistere in un calcio moderno e totale. Questa visione lo distingue dai suoi coetanei e rivela un approccio al pallone che va oltre il semplice gesto tecnico, radicato anche nella conoscenza storica e nella cultura sportiva.
Sul piano tattico Nicolussi si descrive come un centrocampista duttile, capace di adattarsi a un modulo a due o a tre e di ricoprire il ruolo di regista basso. Ha già dimostrato intesa con Fagioli, con cui si trova perfettamente, e ha sottolineato l’importanza dei rapporti umani con compagni e tecnici. Dal legame speciale con Duncan a Venezia, che lo ha spinto ad accettare Firenze, fino all’amicizia di lunga data con Kean, suo “gemello” calcistico, il nuovo regista viola è pronto a integrarsi nel progetto di Pioli, convinto di poter crescere ancora e diventare una pedina chiave per la squadra. Lo scrive la Nazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

