La sconfitta della Fiorentina contro il Lecce, che doveva rappresentare un punto di svolta, ha invece aggravato la crisi della squadra e acceso la contestazione dei tifosi, che hanno chiesto a gran voce l’esonero di Stefano Pioli. Il tecnico, al termine della partita, si è diretto subito negli spogliatoi evitando il confronto con la Curva Fiesole, già da tempo critica nei suoi confronti. Il club, in un clima di grande tensione, ha imposto il silenzio stampa e deciso di mandare la squadra in ritiro al Viola Park per cercare di ritrovare compattezza.

La Nazione
Nazione: “La Fiorentina ci proverà per Palladino, ma c’è un ma. Ferrari ha il nome”
In giornata è previsto un confronto tra il direttore generale Alessandro Ferrari e Pioli per decidere il futuro dell’allenatore. Quest’ultimo non ha rassegnato le dimissioni, lasciando la decisione finale alla società e al presidente Rocco Commisso, in contatto costante da New York. Intanto, l’ambiente viola vive ore di attesa e di delusione: i tifosi hanno accolto positivamente le dimissioni del ds Pradè, ma chiedono ora un deciso cambio di rotta anche dal punto di vista tecnico.
Sul fronte delle possibili alternative a Pioli, restano in corsa diversi nomi. Raffaele Palladino è tornato in auge dopo l’addio di Pradè, anche se il tecnico valuta altre opzioni e attende sviluppi da Bergamo, dove la posizione di Juric all’Atalanta è incerta. Tra i papabili figurano anche Vanoli, seguito dal Genoa, e in secondo piano Thiago Motta e Daniele De Rossi, stimato da Ferrari. Parallelamente, la società dovrà scegliere anche il nuovo direttore sportivo, con Cristiano Giuntoli al momento favorito su Petrachi. Lo scrive la Nazione.
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