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GERMOGLI PH: 18 MAGGIO 2025 FIRENZE STADIO ARTEMIO FRANCHI LAVORI CANTIERE CURVA FIESOLE
La delegazione fiorentina si prepara a un appuntamento decisivo a Nyon, dove giovedì presenterà all’Uefa il cronoprogramma aggiornato dei lavori del Franchi e cercherà di ottenere il via libera per entrare tra le città di Euro 2032. La sindaca Sara Funaro, insieme all’assessora Letizia Perini, ai progettisti di Arup e a un rappresentante tecnico della Fiorentina, illustrerà i progressi compiuti dopo che in estate era emerso che il progetto non soddisfaceva ancora i 130 requisiti richiesti. Sul tavolo ci saranno molte questioni, soprattutto la copertura finanziaria del secondo lotto dei lavori, per la quale mancano circa 50 milioni: una parte potrebbe arrivare dal nuovo fondo nazionale per gli stadi, il resto da Regione, Comune o possibili forme di cofinanziamento. Ammesso che il patron della Fiorentina Rocco Commisso non voglia intraprendere la strada del cofinanziamento in cambio di una lunga concessione dell'impianto.
Un altro nodo riguarda il parterre di tribuna, non coperto a causa dei vincoli della Soprintendenza e quindi non conforme ai criteri Uefa: Palazzo Vecchio proverà a ottenere una deroga, già concessa in altri casi. Inoltre, i tempi di completamento — fissati verbalmente al 2029 — dovranno essere confermati ufficialmente, perché i ritardi accumulati preoccupano l’organizzazione europea. Se questi ostacoli saranno superati, Firenze ha buone probabilità di essere selezionata tra i cinque stadi italiani, insieme ai già sicuri Allianz Stadium di Torino e Olimpico di Roma e al nuovo progetto di Milano, che ha ripreso slancio.
Firenze parte comunque da una posizione di vantaggio rispetto ad altre città candidate come Bologna, Napoli, Palermo, Verona o Cagliari, grazie a un progetto approvato e a lavori già avviati. Tuttavia, l’Uefa valuterà anche infrastrutture, trasporti, sicurezza e campi di allenamento. La Figc dovrà consegnare la documentazione completa entro il 31 luglio 2026 e proporrà la lista finale degli stadi entro settembre dello stesso anno. Nel quadro più ampio, il ministro Andrea Abodi ha ribadito l’importanza di un’accelerazione nazionale sui progetti degli stadi, pur ammettendo che alcune città — come Napoli — rischiano di restare indietro. Firenze, invece, procede decisa verso l’obiettivo, consapevole che ora serve trasformare l’ottimismo in certezze operative. Lo scrive la Nazione.
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