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La Repubblica

La Repubblica: “Giani come Astori. Aveva la stessa patologia del capitano viola”

Astori
A più di un anno dal malore che spezzò la sua giovanissima vita, arrivano le prime risposte sul caso di Mattia Giani
Redazione VN

Mattia Giani, il calciatore di 26 anni che il 14 aprile del 2024, durante la partita di Eccellenza tra Lanciotto Campi Bisenzio e Castelfiorentino United 1925, si accasciò sul campo di gioco stroncato da un malore, aveva la stessa rara patologia cardiaca (su base genetica) che affliggeva il capitano viola Davide Astori, la cardiomiopatia aritmogena. Questa è la prima risposta, a più di un anno dalla sua precoce scomparsa, sul caso legato alla tragedia del giovanissimo attaccante toscano.

Secondo quanto appreso da La Repubblica nella relazione non verrebbe indicato in modo inequivocabile un rapporto causa effetto tra la malattia e il malore, ma la circostanza pare cruciale per il proseguo delle indagini. Come successo per la vicenda Astori, i riflettori sono puntati sui test per l’attività agonistica sostenuti nei mesi e negli anni precedenti, con l’obiettivo di chiarire se in qualche modo la patologia (asintomatica e per questo particolarmente insidiosa) poteva essere intercettata.


Così come nel caso Astori, la procura ipotizza l’accusa di omicidio colposo, e infatti avrebbe ripreso in mano le carte del decesso del centrale viola, pur consapevole di alcune differenze tra le due tragedie (il capitano della Fiorentina morì nel sonno). In entrambi i casi le domande saranno le stesse: le passate visite sotto sforzo di Giani avevano registrato anomalie particolari? Le procedure di rilascio dell’idoneità sportiva erano state seguite rispettando tutti gli standard?

In più l’inchiesta sul caso Giani procede per stabilire la qualità dei soccorsi prestati in campo. Sul terreno di gioco non erano presenti ambulanze o medici capaci di usare il defibrillatore. Il massaggio cardiaco, infatti, è stato realizzato dal massaggiatore del Castelfiorentino. Insomma, le ombre sul caso Giani sono ancora molte, ma una risposta è arrivata.