Il passato di Pioli: da Astori allo striscione. E se non ci fosse stato lui?

La Gazzetta dello Sportsi sofferma sul passato di Stefano Pioli alla Fiorentina.Pronto per tornare a Firenze, la città non l'ha dimenticato. Il suo impegno per il club viola è stato evidente:

Stefano Pioli a Firenze, è già stato come calciatore (dal 1989 al 1995) e poi da allenatore dal 2017-2019. Quando se ne è andato dalla guida tecnica si è dimesso perché aveva sentito che fossero «state messe in discussione le qualità professionali e soprattutto umane». Era un'altra Fiorentina, sia come proprietà, sia come dirigenza e ora sarebbe come ricominciare tutto da capo. Quello che Stefano Pioli porterebbe a Firenze non è soltanto un aspetto tecnico ma umano. Quando era al Milan ed è tornato al Franchi, alla prima da ex, venne accolto da uno striscione dei tifosi che lo definivano «uomo vero e condottiero». Nei giorni terribili della tragedia di Davide Astori ha mostrato la sua forza ma anche la delicatezza nel riuscire ad andare avanti nel dolore. Capace perfino di rimotivare una squadra che aveva perso il proprio capitano. In questi anni a Firenze in molti si sono chiesti che cosa sarebbe potuto accadere dentro quello spogliatoio, in quei momenti, senza una figura di spessore come Pioli in panchina.