Appese le scarpette al chiodo si è rimesso a lavorare. Fa il muratore. “Io non ho mai smesso di lavorare. Il muratore lo facevo già a sedici anni, a undici invece aiutavo mio zio che aveva una pasticceria a Lipari. Era bellissima”. Ma c'è spazio per un allenatore che gli è rimasto nel cuore “Il ’Mondo’... un uomo vero, anticonformista. Uno che prima della partita in pullman metteva ’Gli spari sopra’ di Vasco Rossi” e poi ancora “Ma dove lo ritrovi oggi un allenatore che quando vai in trasferta ad Avellino ti porta a visitare la reggia di Caserta, a Como ti offre lo spritz e il mercoledì nella lavanderia dello stadio invita tutti, magazziniere compreso, a far merenda con formaggio e salame...”. Infine ecco il giocatore a cui è rimasto più legato: “Andrea Ivan, un amico vero”.
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