Il Corriere dello Sport riporta oggi sulle sue pagine un approfondimento su uno dei migliori viola in questa stagione: Robin Gosens. L'esterno è diventato un riferimento imprescindibile della Fiorentina a pochi mesi dal suo arrivo a Firenze: in campo e fuori dal campo. In campo parlano i numeri in otto mesi vissuti da protagonista che nemmeno un infortunio non banale al piatto tibiale (un edema osseo) ha avuto il potere di fermare. Un paio di settimane di stop (terapia conservativa al posto dell'intervento chirurgico) che l'hanno costretto a saltare tre partite in campionato e la prima dei quarti a Celje e poi il tedesco ex Atalanta e Inter, fatte le prove generali proprio contro gli sloveni al Franchi giocando gli ultimi minuti, è ripartito come se nulla fosse. Anzi, meglio: esterno sinistro in corsa e gol dell'1-1 a Cagliari per annullare lo scatto in avanti dei rossoblù. Gol d'autore si potrebbe definire, senonché Robin Gosens non è nuovo a imprese del genere. Semmai, un po' d'effetto lo provoca il conto aggiornato: sei reti tra Serie A (5) e Conference League (1) e otto assist (di cui ben tre negli ottavi con il Panathinaikos) sommando tutte e tre le competizioni in cui è stata impegnata la Fiorentina LEGGI QUI. Numeri che testimoniano l'importanza del giocatore, il quale vive con passione la partecipazione alla vita quotidiana gigliata fin dal suo ingresso al Viola Park, come se il centro sportivo di Bagno a Ripoli e Firenze li vivesse da otto anni e non da otto mesi, e vale il senso di appartenenza ogni volta che il gruppo di Palladino è chiamato a misurarsi con un'avversaria e quando c'è da superare qualche difficoltà tutti insieme: se le parole dentro a un gruppo pesano tutte allo stesso modo, quelle di Gosens pesano di più.
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Corriere dello Sport
Gosens, testa e gruppo. E quanto contano le sue parole nello spogliatoio
L'esterno è diventato uno degli uomini di punta di Raffaele Palladino.
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