- Squadra
- Nazionali
- Calciomercato
- Statistiche
- Coppa Italia
- Social
- Comparazione Quote
- Redazione
FLORENCE, ITALY - NOVEMBER 27: David de Gea goalkeeper of ACF Fiorentina reacts during the UEFA Conference League 2025/26 League Phase MD4 match between ACF Fiorentina and AEK Athens FC at Stadio Artemio Franchi on November 27, 2025 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Adesso si respira la paura. Adesso non ci sono più attenuanti, speranze, valutazioni sulle teoriche potenzialità. La Fiorentina non c'è, semplicemente. Non gioca a calcio, non corre, non difende, non capisce i momenti della partita. Una squadra che non esiste.
E se vuole rimettersi davvero in corsa per la salvezza, ora che è ultima da sola dopo la vittoria del Verona, deve essere conscia della drammatica situazione. Ripetiamo il concetto: la Fiorentina non esiste. La sconfitta di ieri contro il Sassuolo è come un encefalogramma piatto associato a un elettrocardiogramma preoccupante: testa e cuore non mandano segnali in un momento delicatissimo e decisivo.
Al Mapei Stadium la partita si era pure messa bene: il Sassuolo ha iniziato a marce basse, un regalo di Muric ha mandato Mandragora sul dischetto, il gol ha ulteriormente caricato i caldissimi tifosi viola. Insomma l'avvio ideale. Peccato che la gara della Fiorentina sia finita lì: nove minuti e poi ciao a tutti e ci vediamo alla prossima. Lo scrive la Gazzetta dello Sport.
© RIPRODUZIONE RISERVATA