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Gazzetta: “Juventus, 200mln nelle casse viola. E giocatori scambiati come figurine”
La Signora e la Viola non si scambiano giocatori proprio come fossero figurine Panini, però divieti, barriere e rigidità sono sparite da un pezzo. Negli ultimi dieci anni il mercato tra Fiorentina e Juventus si è intensificato, superando diffidenze e tensioni del passato. Se un tempo casi come quello di Baggio scatenavano rivolte, oggi le due società trattano con pragmatismo: al prezzo giusto, l’affare si fa. Emblemi di questa nuova normalità sono Vlahovic e Kean, protagonisti della sfida odierna e simboli del traffico di mercato tra Firenze e Torino. La Juventus ha investito cifre enormi per i talenti viola – da Bernardeschi a Chiesa, fino ai 70 milioni per Vlahovic e i 33 per Nico González – spendendo complessivamente quasi 200 milioni, senza però ottenere un ritorno proporzionato in trofei.
Il flusso, però, non è stato a senso unico: Torino–Firenze è diventata negli anni una rotta di rilancio per diversi ex bianconeri. Kean ha vissuto in viola la sua miglior stagione, Fagioli è arrivato per ritrovare continuità, mentre Nicolussi Caviglia – anch’egli cresciuto nel vivaio juventino – si è unito al gruppo dopo il passaggio dal Venezia. Mandragora, acquistato nel 2022, si è rivelato una pedina preziosa. Anche Arthur e Pjaca sono transitati a Firenze in prestito, con esiti opposti. Tutto ciò testimonia un rapporto di mercato ormai fluido, lontano dalle rigidità del passato.
L’intensità di questi scambi riflette la volontà di entrambi i club di investire su talenti giovani e già pronti. Kean e Vlahovic restano le punte dell’iceberg di un movimento costante che ha ridotto la distanza simbolica tra le due piazze. Oggi, mentre i due ex si ritrovano uno contro l’altro al Franchi, il loro incrocio rappresenta perfettamente l’evoluzione di un mercato che non conosce più barriere: solo valutazioni, obiettivi e opportunità.
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