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BERGAMO, ITALY - NOVEMBER 30: Players of Fiorentina pose for a team photograph prior to the Serie A match between Atalanta BC and ACF Fiorentina at Gewiss Stadium on November 30, 2025 in Bergamo, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
Nell’anno di (dis)grazia 1993 la Fiorentina aveva una squadra forte, molto forte, ricca di campioni: Batistuta, Effenberg, Brian Laudrup. E poi tanti ottimi calciatori: da Baiano all’allora quotato Di Mauro, da Orlando a Pioli. Non a caso dopo 13 giornate — non poche in un campionato a 18 — era seconda in classifica, dietro al Milan di Capello. Poi accadde il patatrac, una concatenazione incredibile di eventi ed errori che portò alla retrocessione. Raramente un gruppo con tante individualità di spessore è finito in B.
Il fantasma del 1993 - scrive La Gazzetta dello Sport- non può non tornare in mente ora che la Fiorentina è ultima. Anche questa squadra è forte, non come quella, ma lo è; anche questa squadra, se facciamo la somma del valore dei singoli, è migliore di almeno metà delle formazioni di Serie A. Eppure è entrata in una spirale negativa che rischia di trattenerla sul fondo della classifica, soprattutto se non dovesse cominciare in fretta a fare risultati. Prima ci meravigliavamo del fatto che i viola non avessero vinto nemmeno una partita, ora dobbiamo cominciare a contare i punti di distacco dalla quart’ultima: sono già cinque. È vietato pensare: non può retrocedere una squadra come questa. Anche nel 1993 lo dicevano in tanti.
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