Moise Kean resta il punto fermo dell’attacco viola, mentre la scelta del partner dipenderà dal tipo di partita che Vanoli vorrà costruire. Dzeko ha dimostrato di poter interpretare al meglio il ruolo di regista offensivo, garantendo qualità nella rifinitura e grande personalità: il bosniaco sa servire i compagni con tempi e precisione superiori a quelli dei centrocampisti e non soffre la pressione di una gara da vincere a tutti i costi.

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Gazzetta: “Attenzione a Dzeko col Verona. Piccoli deve dare di più in allenamento”
L’alternativa è Gudmundsson, reduce dal gol in Conference che ha avuto un peso soprattutto psicologico. L’islandese ha bisogno di spazi e di una Fiorentina più verticale per esprimersi al meglio, mentre soffre quando è costretto a giocare spalle alla porta e sotto marcatura stretta. Ritrovare continuità dopo le recenti polemiche e un periodo opaco è fondamentale anche per il suo rendimento in campionato.
Alle spalle delle prime scelte restano Piccoli, chiamato a convincere in allenamento, e Kouamé, profilo ideale come esterno in caso di passaggio al 4-2-3-1 grazie a velocità, fisicità e attenzione difensiva. Nel complesso, la Fiorentina dispone di un reparto offensivo versatile, capace di offrire soluzioni diverse anche a gara in corso: una risorsa che Vanoli intende sfruttare per adattarsi ai momenti e agli avversari. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.
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