VIOLA NEWS news viola stampa Galli su Paratici: “Deve arrivare domani, non il 5. Mandare via chi pensa all’ego”
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Galli su Paratici: “Deve arrivare domani, non il 5. Mandare via chi pensa all’ego”

Redazione VN
"Deve capire chi è disposto a fare tutto e chi invece ha già mezzo piede fuori dal pullman. E deve essere pure psicologo per individuare chi sta dicendo la verità"

Giovanni Galli conosce bene la Fiorentina, ma soprattutto Firenze. La Gazzetta dello Sportl'ha intervistato per capire quante possibilità ha questa squadra di salvarsi:

C'è stata un'illusione collettiva per il 5-1 con l'Udinese ma io sinceramente non mi sono fatto abbindolare perché è stata una gara falsata, nel senso che la Fiorentina è stata brava a sfruttare al massimo ogni episodio. È un paradosso, ma ho notato cose migliori a Parma

LATO POSITIVO 

L'ultima mezz'ora non è stata sbagliata perché tutti hanno cercato di dare il proprio contributo. Certo, se Kean e Piccoli sbagliano dei gol facili, ne paghi le conseguenze. Bisogna ripartire da ciò che di buono si è visto al Tardini e serve togliere un po' di presunzione di dosso a qualcuno, oltre a far presente che si gioca di squadra

PARATICI 

Sono contento dell'arrivo di un uomo di calcio e spero che entri già domani mattina nello spogliatoio perché il 5 gennaio è già fin troppo tardi: con la Cremonese sarà una gara difficile. In passato ha fatto scelte importanti e ha gestito sempre club importanti. Ora anche lui deve calarsi in una realtà diversa, dove l'obiettivo è non retrocedere. Qui non si lotta per la Champions ed è diverso. L'unico consiglio che mi posso permettere di dare è che prenda una strada e che vada dritto per quella. Avanti deciso, stando attento alle curve ma senza sbandare. Deve capire chi è disposto a fare tutto e chi invece ha già mezzo piede fuori dal pullman. E deve essere pure psicologo per individuare chi sta dicendo la verità, chi la sta mascherando e chi pensa al proprio ego

SALVEZZA

Con i tre punti è ancora tutto aperto. Se fossimo al tempo dei due punti, forse sarebbe impossibile ma ora no. Nel 77-78 quando ho esordito in Serie A, la Fiorentina era ultima e si è salvata solo alla fine, con tanti sacrifici. C'erano giocatori con il colore viola addosso e disposti a sudare. C'è da calarsi in questa prospettiva, dove giocare bene non conta nulla