La trattativa tra Palazzo Vecchio e la Fiorentina sul coinvolgimento del patron Rocco Commisso nel progetto Franchi si presenta come un vero e proprio braccio di ferro. L’oggetto del contendere riguarda l’investimento di almeno 50-60 milioni di euro nel secondo lotto del restyling. Nonostante l’ultimatum del dg Alessandro Ferrari, il dialogo resta aperto, ma ansie e tensioni si intrecciano in un confronto fatto di tira e molla, rilanci e aggiustamenti continui.

La Nazione
Franchi, spunta una nuova gru. Nazione: “Il report con una percentuale dei lavori”
Intanto i lavori al Franchi proseguono, anche se in modo frammentario. Dall’ultima partita della Fiorentina in casa, il 2 novembre, sono comparse due nuove gru e le prime travi prefabbricate prodotte da Cimolai, azienda pordenonese leader nel settore dell’acciaio e dei grandi impianti sportivi. Le travi, che arriveranno gradualmente nelle prossime settimane, saranno assemblate per completare la copertura interamente in acciaio della Curva Fiesole, il cui scheletro sta già prendendo forma. Tuttavia, del nuovo cronoprogramma dei lavori non c’è ancora traccia, e l’ultimo documento ufficiale disponibile si riferisce al 30 giugno 2025.
Secondo quel report allegato a una delibera di giunta sui progetti Porr e Pnc, la percentuale indicativa di esecuzione dei lavori era del 7,9%, calcolata sui pagamenti effettuati dal Comune e non sullo stato reale dei cantieri. Rispetto alla fine del 2024, la cifra è aumentata di appena 3,7%, a testimonianza degli ostacoli incontrati. Come spiegato da Luca Buzzoni, direttore tecnico di Arup, i pagamenti alle imprese vengono effettuati man mano che i lavori avanzano, con circa il 20% già riconosciuto, mentre la legge non prevede ancora il riconoscimento delle opere in corso di produzione negli stabilimenti, che rappresentano un ulteriore 20% dell’investimento. Lo scrive la Nazione.
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