Lo stadio "Artemio Franchi" ha chiuso i battenti al pubblico. Questo almeno per i prossimi mesi, in cui i cantieri potranno andare avanti senza interruzioni dovuti agli eventi calcistici. Dall'ultima in casa contro il Bologna (lo scorso 18 maggio) alla terza giornata della prossima Serie A (14 settembre). La Fiorentina, infatti, ha già chiesto alla Lega di poter giocare in trasferta le prime due giornate di campionato dopo le quali ci sarà la sosta per gli impegni della Nazionale. Tutto organizzato - scrive La Nazione - almeno fino a domenica sera, quando il crollo della Lazio e la vittoria dei viola a Udine hanno proiettato la squadra in Conference per il quarto anno consecutivo. Al momento il Franchi resta lo stadio indicato dalla Fiorentina come impianto di casa, non ci sono scadenze imminenti con la Uefa (lo saranno più avanti) per indicare un eventuale campo alternativo. Saranno fatte tutte le valutazioni del caso e saranno vagliate le varie possibilità.


La Nazione
Franchi, con la Conference rebus trasloco: play off fuori e sprint cantiere
Giocare in un Franchi a capienza ridotta è una di queste, ma al momento appare la più remota. Più facile che - per non intralciare i lavori nel mese di agosto - il club scelga di giocare altrove. In questo senso andrà trovato un impianto con licenza Uefa. Il Mapei Stadium di Reggio Emilia è l'opzione più concreta. Non il ‘Castellani - Computer Gross Arena' di Empoli (in Toscana la licenza ce l'ha solo il Franchi), ma bisognerà guardare un po' più in là. Fondamentalmente il ‘Mapei Stadium' è l'impianto che si lascia preferire (ha già ospitato le partite europee dell'Atalanta), anche perché le alternative sarebbero due soltanto per non allontanarsi troppo. Il Dall'Ara di Bologna e il Tardini di Parma. Soluzioni più complicate. Portare migliaia di tifosi viola a Reggio Emilia sembra più semplice in questa prima fase.
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