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news viola
La notte di Atene ha lasciato segni evidenti: un primo tempo da incubo, la reazione d’orgoglio e poi un secondo tempo inspiegabilmente spento.
Se c’è un lato positivo, porta il nome di Nicolò Fagioli. Titolare dopo tanto tempo, ha segnato un gol interrompendo un digiuno di 662 giorni e mostrato qualità a centrocampo. Contro il Napoli potrebbe partire ancora dall’inizio, ma senza Mandragora (squalificato), con Cataldi in regia e uno tra Folorunsho e Ndour al suo fianco. Palladino chiede più palleggio e manovra, evitando di affidarsi solo ai lanci lunghi. Dopo Napoli, la sfida con la Juventus sarà un test speciale, soprattutto per Nicolò.
L’altra faccia della medaglia è Albert Gudmundsson, tra infortuni e prestazioni altalenanti. Il modulo attuale dovrebbe esaltarlo, permettendogli di muoversi dietro Kean senza eccessivi compiti difensivi, ma il suo rendimento resta un’incognita. Senza Zaniolo e Mandragora, Palladino potrebbe affidarsi a lui, ma Gud ha bisogno di ricevere più palloni giocabili a terra e meno lanci dalla difesa. La Fiorentina ha bisogno della sua brillantezza per alimentare le proprie ambizioni. Il tempo per aspettarlo, però, non è infinito.
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