Per ritrovare la Fiorentina così in basso in classifica dopo sei giornate bisogna tornare indietro di quasi ottant’anni, alla stagione 1946-47, quando la squadra di Guido Ara era diciassettesima con una sola vittoria. Oggi, in un’altra epoca calcistica, i viola si ritrovano nuovamente nelle zone pericolose della classifica, con un rendimento che inizia a destare preoccupazione e che riporta alla mente la disastrosa stagione 1992-93, conclusa con la retrocessione.

Corriere dello Sport
Fiorentina nel deserto: la squadra di Stefano Pioli non ha ancora vinto
Sotto la gestione Commisso, questa partenza è la peggiore di sempre. Nonostante un mercato da novanta milioni di euro, la Fiorentina ha raccolto meno punti di qualsiasi altro inizio nelle precedenti sei stagioni. Nemmeno con Italiano o Palladino si era partiti così male: i punti dopo sei giornate erano sempre stati almeno il doppio di quelli attuali. Con due trasferte consecutive a San Siro (contro Milan e Inter) e in mezzo la sfida casalinga col Bologna, lo scenario resta critico: quando scenderà in campo contro i rossoneri il 19 ottobre, la squadra di Pioli sarà con ogni probabilità in piena zona retrocessione.
Si tratta solo della quarta volta nella storia viola che la squadra arriva alla settima giornata senza vittorie (come nel 1928-29, 1935-36 e 1977-78). A peggiorare il quadro ci sono le tre sconfitte interne consecutive contro Napoli, Como e Roma, evento che non accadeva dal 1927, ai tempi del Velodromo Libertas. Numeri che raccontano una crisi profonda e inattesa, soprattutto dopo le ambizioni estive. Il tempo e la fiducia della società restano per ora dalla parte di Pioli, ma il calendario difficile e la mancanza di risultati rendono il futuro immediato carico di incognite. Lo scrive il Corriere dello Sport.
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