Pure altrove non va meglio
—Ma non solo: la rosea sottolinea come anche Gudmundsson, Fazzini, Dodo, Gosens abbiano perso la loro energia. Con il Lecce, visto l'infortunio del tedesco, toccherà a Fortini. Aria nuova.
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La Gazzetta Dello Sport
La Fiorentina ha bisogno di vincere per svoltare una stagione che si è già messa malissimo. Contro il Lecce arriva la decima giornata di campionato con un impellente "dentro o fuori" che sa di ultima spiaggia per Pioli e i suoi ragazzi. Tutti - De Gea escluso - hanno reso ben al di sotto delle aspettative, ma secondo La Gazzetta Dello Sport sono in particolare due elementi che devono davvero risalire.
Uno è Niccolò Fagioli, in grado di dare una svolta in mezzo. Ha sofferto da play, ma pure nel suo ruolo di mezzala non è andata bene. Era un intoccabile, ora deve sgomitare. Solo tre volte è stato titolare, tre è subentrato. Decisamene poco. Discorso simile per Nicolussi Caviglia, lui sì nel ruolo di regista. Ha giocato con continuità rimanendo in panchina solo a Milano e domani tornerà titolare. Deve però crescere a livello tattico e di leadership, può e deve incidere di più negli ultimi trenta metri.
Ma non solo: la rosea sottolinea come anche Gudmundsson, Fazzini, Dodo, Gosens abbiano perso la loro energia. Con il Lecce, visto l'infortunio del tedesco, toccherà a Fortini. Aria nuova.
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