Alessandro Ferrari, direttore generale della Fiorentina, ha risposto al Corriere Fiorentino dopo l'articolo di ieri sullo stadio Franchi e le perdite subite dal club di Rocco Commisso. Il dirigente viola ha precisato le cifre:
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Ferrari risponde al CorFio: “Cifre perdite Franchi sbagliate. Serve più attenzione”
La lettera del direttore generale della Fiorentina
In merito all’articolo pubblicato ieri dal Corriere Fiorentino dal titolo «Due milioni in meno», scritto dal giornalista Donato Mongatti, la Fiorentina intende precisare che: la cifra totale a cui si fa riferimento nel titolo non corrisponde alle perdite reali del club nel corso delle ultime stagioni. Nel dettaglio, considerando tutte le competizioni, il minor incasso è stimato essere in circa 3,7 milioni. Questo emerge analizzando e confrontando gli introiti della stagione 2023-24 con quelle della stagione 2024-25, in particolare l’incasso totale dato dalla vendita dei biglietti e degli abbonamenti per le tre competizioni è passato da 15,6 milioni di euro a 11,9 milioni. Andrebbe inoltre considerato, per completezza d’informazione, che, da gennaio della stagione 2023-24, la Curva Ferrovia è stata chiusa per lavori di consolidamento e abbattimento del vecchio tabellone, comportando una ulteriore perdita di incasso stimata in ulteriori 700 mila euro. Pertanto la perdita a oggi, di sola biglietteria, ammonta a circa 4,4 milioni di euro. Il riferimento a un generico «aumento del costo di biglietti e abbonamenti» presente nell’articolo necessita inoltre di un’ulteriore precisazione, se c’è stato un aumento medio del prezzo dei biglietti, questo non è legato a una scelta strategica della Fiorentina, ma alla chiusura obbligata dei settori più popolari, con il conseguente spostamento della domanda verso biglietti mediamente più costosi. Per quanto concerne gli abbonamenti, invece, considerando il passaggio dalle due formule di abbonamento (Pro ed Easy) della stagione 2023-24 a una formula a prezzo unico dal costo intermedio rispetto alle due versioni dell’anno precedente, molti abbonati hanno, di fatto, beneficiato di una riduzione. Anche il richiamo di prima pagina, che fa riferimento a «casse viola salve — solo due milioni in meno di ricavi da stadio nonostante il restyling», oltre a fornire un dato non corretto e a dare un’interpretazione «quasi» positiva che non ci sentiamo di condividere anche se fossero «solo» 2 milioni, non tiene conto delle perdite potenziali legate agli sponsor per il danno di immagine legato alla visibilità del cantiere, della riduzione di posti a sedere vendibili alle aziende partner collegate al servizio di Corporate hospitality, della perdita degli introiti legati alle organizzazioni dei concerti durante il periodo estivo, dei minori introiti dei servizi bar. Ci auguriamo che nell’affrontare queste tematiche in futuro ci sia una maggiore accuratezza giornalistica nell’elaborazione dei dati e la situazione venga considerata a 360 gradi e non limitandola solo ad alcuni aspetti.
Il Corriere ha risposto di conseguenza, dando una spiegazione all'articolo di ieri (CLICCA QUI PER LEGGERLA)
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