Pioli sa bene che domani non basta la prestazione, come accaduto a Napoli: serve un risultato. La classifica è deficitaria e il calendario non aiuta, con big in arrivo in Serie A e impegni insidiosi in Conference League. Per l’allenatore viola resta il dubbio principale: insistere con l’undici che fin qui ha deluso o rivoluzionare la squadra? La via più probabile è una soluzione intermedia, con qualche cambio mirato.
La piazza, intanto, non fa mistero delle sue preferenze. L’inserimento di Fazzini è diventato quasi una richiesta unanime. Molti tifosi invocano anche Nicolussi titolare, e tra i sostenitori c’è chi lo considera un innesto necessario per dare equilibrio e qualità. Meno popolare, ma non priva di logica, la proposta di dare una chance a Pablo Marì: se davvero si vuole proseguire con la difesa a tre, è l’unico interprete naturale da schierare al centro. Perché, come direbbe Vittorio Gassman, la missione di Pongracic nella vita è probabilmente un’altra.
In casa viola, insomma, le attese sono chiare: non basta più parlare di crescita e di energie. Contro il Como conta solo vincere.
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