La prima vittoria arriva solo alla sedicesima giornata e ora resta da capire se il 5-1 sull’Udinese rappresenterà davvero lo sblocco atteso o resterà un episodio isolato. Sabato a Parma servirà subito una conferma per avviare la risalita verso una salvezza ancora tutta da conquistare. Intanto la squadra di Vanoli si gode un successo liberatorio, favorito in modo decisivo dall’espulsione di Okoye dopo appena sette minuti per fallo su Kean lanciato da Parisi: da lì la partita si mette in discesa, indirizzata definitivamente dalla punizione deviata di Mandragora che inganna Sava.

Corriere dello Sport
CorSport: “Okoye spiana la strada alla Fiorentina. A Parma la riprova”
Il pomeriggio resta comunque carico di tensione e significati. La Curva Fiesole entra al 20’ tra cori e proteste proprio mentre arriva l’1-0, in una gara che i viola non potevano permettersi di sbagliare. E non la sbagliano, mostrando sin dall’inizio un volto diverso: linea a quattro, Parisi avanzato sulla trequarti accanto a Gudmundsson alle spalle di Kean e, soprattutto, uno spirito nuovo. Il vantaggio numerico scioglie le paure, il gol rafforza il coraggio e la Fiorentina cresce, guidata dalla qualità di Gudmundsson che firma il 2-0 con un sinistro imparabile, prima del 3-0 di Ndour su azione fluida poco prima dell’intervallo.
Nella ripresa, con l’Udinese privata anche di Zaniolo, la Fiorentina prende definitivamente il controllo. Kean trova il gol due volte: prima sul tap-in dopo il palo di Parisi, poi sul lungo lancio di Dodò, intervallate dalla splendida rete di Solet che il Franchi applaude sportivamente. Il 5-1 finale chiude il ritiro, regala un po’ di serenità e alimenta l’idea di un possibile nuovo inizio. Se lo sarà davvero, lo dirà subito la trasferta di Parma. Lo scrive il Corriere dello Sport.
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