Il Corriere dello Sport analizza giocatore dopo giocatore, commentando le difficoltà che sta attraversando in questo momento negativo. Partendo da De Gea, ecco tutti i commenti:
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VIOLA NEWS news viola stampa CorSport: “Dodò un peso per la squadra. Comuzzo come Vierchowod? Ma dai!”
Corriere dello Sport
CorSport: “Dodò un peso per la squadra. Comuzzo come Vierchowod? Ma dai!”
Il Corriere dello Sport non risparmia nessuno
De Gea: dieci gol subiti nel campionato scorso, ventuno adesso. Non è certo uno dei primi responsabili, anche a Bergamo è stato il migliore dei viola. Ma un anno fa certe vittorie erano arrivate solo per merito suo (2-1 sul Milan con due rigori parati, uno a zero a Marassi col Genoa con interventi strepitosi), quest’anno mai. Dodo: Ancelotti lo aveva seguito e poi convocato nella Seleçao, adesso è quasi un peso per la squadra. Non può essere il rinnovo del contratto che ritarda a spingerlo così giù. Se fosse così, sarebbe un problema per la sua carriera. Pongracic: come difensore puro non aveva convinto nemmeno nella stagione scorsa, in questa ancora peggio. Ranieri: l’involuzione del capitano è descritta bene dal numero dei gol incassati dalla Fiorentina. Mandragora: è il capocannoniere dei viola ed è uno dei pochi che sta lottando per tenere a galla la squadra, rispetto a un anno fa il suo calo non è evidente come per i suoi compagni. A Bergamo però ha preso un’ammonizione non per un fallo, ma per proteste. Non è un bel segnale. Gudmundsson: una festa dei tifosi il giorno della sua conferma, nonostante avesse fatto un campionato non entusiasmante. Il suo 24-25 era da 5,5, questo è da 4,5. La vicenda giudiziaria in Islanda è alle spalle, vediamo se era questo che lo frenava. Gud, ovvero il dribbling questo sconosciuto. Comuzzo: lanciato da Italiano, confermato da Palladino, siccome si chiama Pietro a Firenze la fantasia volava, Pietro come Vierchowod. Ma dai. A gennaio lo voleva Conte a Napoli per 35 milioni; a luglio lo volevano gli arabi per la stessa cifra. E’ rimasto ed è scomparso, anche per problemi fisici. In campionato non è titolare da tre partite. Kean: cosa vuoi dire a questa belva? Certo, non segna (due reti adesso, nove nel campionato scorso), un anno fa la traversa con la Juve e il palo con l’Atalanta sarebbero stati due gol, ma è l’unico ad aver capito come si lotta. Basta vederlo quando difende la palla. Trascinatore era e trascinatore è rimasto. Serva come esempio.
Gosens: fenomenale dodici mesi fa, mai più visto a quei livelli. E’ fuori da tempo per infortunio.
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