La giunta comunale di Firenze ha approvato la variante ai lavori di ammodernamento dello stadio Artemio Franchi, con l’obiettivo di permettere alla Fiorentina di continuare a giocare nella propria casa storica per tutta la durata del cantiere. Nella stagione in corso gli interventi si concentreranno nelle aree già interessate dai lavori: curva Fiesole, porzioni di Maratona e Tribuna. L’opera principale sarà la costruzione della nuova Fiesole, accompagnata dalla riqualificazione delle zone adiacenti, comprese sedute più ampie e la riprofilatura della Maratona, il tutto sotto la futura “copertura nord” che proteggerà parte dello stadio.

Corriere Fiorentino
CorFio: “Franchi, che corsa per la Fiesole. Ma ancora non ci sono i tempi”
L’obiettivo dichiarato è quello di consegnare entro agosto 2026 – in tempo per il centenario viola – una porzione già utilizzabile dell’impianto con circa 35 mila posti, contro i 24.786 attuali. Si tratta però di una corsa contro il tempo: la realizzazione delle strutture portanti della Fiesole è ancora lontana e solo dopo sarà possibile montare la copertura. A complicare il quadro, l’impossibilità di usare gru sul terreno di gioco, con lavori che dovranno essere eseguiti principalmente dall’esterno. A ciò si aggiungono i tempi lunghi dei collaudi e delle autorizzazioni, che richiederanno mesi prima dell’apertura al pubblico.
Il percorso amministrativo della variante è iniziato nel dicembre 2024 e si è concluso dopo nove mesi di confronti tra Comune, Fiorentina, Lega Serie A e Prefettura. Durante l’estate sono già stati completati alcuni interventi, come il rifacimento della copertura della Tribuna, il consolidamento dei solai e la prima parte della nuova Fiesole, mentre prosegue il restauro della torre di Maratona. Tuttavia, nonostante l’approvazione ufficiale, restano incertezze sui tempi di completamento: le opposizioni in Consiglio comunale criticano la mancanza di un cronoprogramma chiaro e temono che i festeggiamenti del centenario possano svolgersi in uno stadio ancora incompleto. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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