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Corriere Fiorentino

CorFio: “Fiorentina-Verona, sfida tra disperati. A Firenze un pareggio non basta”

Redazione VN
L'analisi del Corriere Fiorentino

Guai a considerare la vittoria contro la Dinamo Kiev come una vera svolta: è solo un segnale minimo in una stagione fin qui disastrosa. La vera prova è la sfida di oggi pomeriggio contro il Verona, ultima contro penultima, uno scontro diretto tra disperate. L’Hellas arriva però rinfrancato da una vittoria netta sull’Atalanta, mentre la Fiorentina è reduce da una pessima prestazione a Sassuolo. I numeri sono impietosi: cinque vittorie stagionali, tutte in Conference, zero in campionato. Battere il Verona non significherebbe uscire dalla zona rossa, ma almeno dimostrare di essere ancora vivi.

Dalla partita con la Dinamo va salvato soprattutto il finale. Dopo il pareggio ucraino, quando sembrava profilarsi l’ennesima rimonta subita, Vanoli ha cambiato modulo e uomini, passando al 4-4-1-1, ma soprattutto la squadra ha reagito sul piano caratteriale. Per una volta sono emersi orgoglio e rabbia, con ingressi positivi dalla panchina come Gudmundsson, Parisi e Kouamé. Da lì bisogna ripartire, pur sapendo che oggi sarà più difficile: il Verona è carico mentalmente e il campionato pesa molto di più della Coppa.

Dicembre è il mese della verità e la Fiorentina ha diverse partite casalinghe che non può sbagliare. Serve però una svolta netta: i progressi visti in Conference non bastano. Il problema principale resta il centrocampo, soprattutto il ruolo di regista, dove le soluzioni attuali non convincono. La speranza è Kean, il centravanti di maggior valore tra le squadre in lotta per la salvezza, chiamato ora a fare la differenza. Attorno a lui servono attenzione difensiva, crescita di Dodò e continuità di Gudmundsson. Niente illusioni: serviranno umiltà, aggressività e forza mentale. Oggi la testa conta più delle gambe. Lo scrive Il Corriere Fiorentino.