Rispetto all'andata, sono cambiate tante cose in casa Fiorentina
La Fiorentina si appresta ad affrontare un’ultima sfida prima della sosta, dopo un ciclo di 23 partite in tre mesi che ha messo a dura prova la squadra. Dalla sosta di novembre, i viola hanno vissuto alti e bassi, passando dal secondo posto in classifica fino all’attuale ottava posizione, complice anche l’infortunio di Bove che ha interrotto una striscia di otto vittorie consecutive. Tuttavia, la recente qualificazione ai quarti di Conference League ha riportato entusiasmo, e il match contro la Juventus rappresenta un’opportunità per dare continuità al successo contro il Panathinaikos.
Nonostante i segnali di stanchezza visti giovedì, Palladino è intenzionato a confermare gran parte della squadra, mantenendo il 3-5-2 ormai consolidato. In difesa, Pablo Marì dovrebbe prendere il posto di Pongracic, mentre a centrocampo Mandragora, Cataldi e Fagioli restano punti fermi, così come Dodò e Gosens sulle fasce. In attacco, Gudmundsson, rinfrancato dal gol in coppa, è il favorito per affiancare Kean, con l’obiettivo di sfruttare la sua ritrovata condizione anche in vista degli impegni con la Nazionale.