La sfida tra Fiorentina e Aek rappresenta per Paolo Vanoli il suo debutto europeo da allenatore di club e, allo stesso tempo, una parentesi utile per ritrovare fiducia e punti in un momento complicato del campionato. L’Europa non basta a risolvere le difficoltà in Serie A, ma la gara di Conference al Franchi, fondamentale per consolidare l’ottavo posto dopo tre giornate, incarna perfettamente il mantra del tecnico: procedere un passo alla volta e concentrarsi su una partita per volta per guadagnarsi l’accesso diretto agli ottavi.

Corriere Fiorentino
CorFio: “Fiorentina-AEK Atene, il mantra ideale di Paolo Vanoli”
Vanoli considera questa competizione un’opportunità per misurare i progressi della squadra e osservare all’opera diversi elementi, soprattutto dopo la sconfitta di Mainz che ha ridotto il margine d’errore nelle ultime tre gare della fase a gironi. Contro una formazione esperta e con tante conoscenze del calcio italiano, la Fiorentina dovrebbe presentare un mix tra esperienza e giovani: De Gea e Dzeko saranno titolari, mentre in difesa spazio a Comuzzo e Ranieri, con Kouadio e Fortini favoriti sulle fasce e Fazzini provato come mezzala. Davanti, accanto a Dzeko, ci sarà Gudmundsson, da cui Vanoli pretende un salto di qualità in termini di leadership.
Il tecnico ribadisce spesso la sua linea: ai giovani chiede entusiasmo e coraggio, ai veterani responsabilità e capacità di trascinare il gruppo nei momenti chiave. Dopo i due pareggi in Serie A contro Genoa e Juventus, l’effetto novità è terminato e Vanoli alza l’asticella: ora la Fiorentina deve crescere anche sul piano tecnico e tattico, mantenendo compattezza e determinazione. E soprattutto dovrà saper cambiare mentalità tra campionato e Conference, isolandosi dalle difficoltà domestiche per andare a caccia di un risultato positivo in Europa. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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