Hans Nicolussi Caviglia si è presentato a Firenze ribadendo la sua identità di calciatore pensante e fuori dagli schemi. La sua filosofia si rifà a Johann Cruijff, da cui ha preso il numero 14 e l’idea di coniugare disciplina e creatività, due concetti solo in apparenza opposti. Le passioni per la lettura — con l’Iliade come compagna attuale — e per il golf, sport che considera affine al calcio per concentrazione e precisione, completano il ritratto di un professionista che cerca contaminazioni culturali per arricchire anche la sua dimensione sportiva.

Corriere Fiorentino
CorFio: “Così Nicolussi Caviglia alzerà la qualità di questa Fiorentina”
Dal punto di vista tecnico, Nicolussi arriva dopo una stagione da protagonista in Serie A con il Venezia e con nel curriculum anche una finale di Coppa Italia vinta da titolare con la Juventus. Le sue qualità da regista si accompagnano a numeri solidi: grande precisione nei passaggi, propensione al gioco verticale e doti sui calci piazzati, ispirate a specialisti come Ward-Prowse. La sua presenza potrebbe alleggerire il carico creativo di Fagioli e delle mezzali, oltre a liberare spazi per gli esterni e aumentare l’imprevedibilità della manovra offensiva viola.
La capacità di adattarsi sia a un centrocampo a due che a tre, maturata già a Venezia, lo rende un elemento prezioso per Pioli. Il tecnico potrebbe infatti sfruttare il suo equilibrio per innescare un effetto domino positivo in squadra: meno compiti difensivi per Fagioli, più libertà per Gudmundsson e maggior fluidità complessiva. Cresciuto anche negli intercetti e nella leadership, Nicolussi appare pronto a inserirsi con continuità nell’undici titolare, portando quella solidità di gioco che la Fiorentina ha finora solo intravisto. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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