L'unico dubbio di formazione è in difesa, per il resto Palladino ha le idee chiare
Palladino conferma il principio che squadra che vince non si cambia, riproponendo il 3-5-2 che ha rilanciato la Fiorentina prima della sosta. La convincente vittoria sulla Juventus ha dato certezze sia sul piano collettivo che individuale, e l'allenatore vuole mantenere questa continuità in un mini-campionato di nove gare dove il margine d'errore è ridottissimo. Le prove al Viola Park hanno rafforzato l’idea di schierare gli uomini che offrono le maggiori garanzie, senza creare divisioni nel gruppo tra titolari fissi e panchinari.
L’unico vero dubbio riguarda la difesa: Comuzzo, schierato in Conference League contro il Panathinaikos, potrebbe cedere il posto a Pongracic nella linea a tre con Marí e Ranieri, a protezione di De Gea. Se il giovane friulano dovesse giocare, comunque, non cambierebbe l’assetto generale. Per il resto, la formazione sarà la stessa che ha battuto la Juventus, con Dodò e Gosens sugli esterni, il trio di centrocampo Fagioli-Cataldi-Mandragora e la coppia d’attacco Gudmundsson-Kean, che sta finalmente diventando la protagonista dei sogni viola.