In via ufficiosa invece la società ha ribadito la volontà di investire per completare il progetto. Il presidente ha dunque intenzione di mettere a disposizione 55 milioni, cifra pronta a salire, mancanti per terminare il secondo lotto di lavori. In cambio Commisso chiede il totale controllo sui lavori da organizzare in prima persona come privato e con regole diverse da una normale procedura pubblica e, soprattutto, una lunga concessione, di almeno 55 anni.
Grazie a questi incontri a partire da maggio i lavori subiranno un'accelerata per via del termine del campionato. Sempre a maggio per volere del governo, entrerà in scena la figura del commissario per seguire da vicino l’iter degli stadi italiani. A tal proposito Firenze è in vantaggio perché le regole Uefa impongono che gli stadi scelti per la kermesse abbiano la posa della prima pietra nel 2027.
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