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FLORENCE, ITALY - FEBRUARY 28: Danilo Cataldi of ACF Fiorentina reacts during the Serie A match between Fiorentina and Lecce at Stadio Artemio Franchi on February 28, 2025 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Danilo Cataldi, nell'intervista alla Nazione, ha parlato anche del presidente Rocco Commisso, di Raffaele Palladino ma anche del limite della Fiorentina: non saper battere le "piccole". Ecco l'opinione del centrocampista ex Lazio:
Se l'aspettava così la Fiorentina? Si, decisamente. Il Viola Park è un ambiente ideale in una città che conoscevo e apprezzavo. Lavorare qui è unico. A proposito di Viola Park, che rapporto ha con il presidente Rocco Commisso? Ho avuto il piacere di parlarci appena arrivato e l'ho risentito spesso in seguito. E' un uomo che vuole bene alla Fiorentine e speriamo di regalargli tante soddisfazioni. E con Palladino? Il mister è una persona importante. L'ho avuto come compagno e ci siamo sempre tenuti in contatto. Ora come allenatore ho un rapporto franco e diretto. Mi conforta averlo come tecnico anche per un proficuo scambio di opinioni. Delle big, da battere, manca solo l'Atalanta... Si, ma bisogna non sbagliare anche con tutte le altre. Non è una questione, con loro, di 'fare la partita'. E' un aspetto mentale, non accettiamo di subire gol con quelle che stanno sotto di noi. E' un aspetto che ci blocca, come se staccassimo la spina. Subire ci può stare, ma dobbiamo sempre e comunque reagire
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