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La Nazione

Carnasciali: “La Fiorentina non ha leader. E la società non può stare in silenzio”

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Le parole di Carnasciali
Redazione VN

Daniele Carnasciali, ex giocatore della Fiorentina, è stato intervistato dalla Nazione. Ecco le sue parole sul momento negativo del club di Rocco Commisso:

Francamente non vedo analogie della Fiorentina '93. Alla fine del girone di andata eravamo addirittura terzi, poi nel ritorno andò tutto male. Quella non era una squadra abituata a lottare per non retrocedere.

QUESTA FIORENTINA

Parliamoci chiaro, sono passate soltanto dieci giornate di campionato, c'è tutto il tempo per risalire. Certo è che non bisogna perdere altro tempo. Ora poi la squadra non ha più alibi. Il direttore sportivo si è dimesso, l'allenatore non c'è più... E anzi le dirò di più. Se ora dovessero arrivare all'improvviso tutti risultati positivi io qualche domanda inizierei a farmela. Sul perché solo ora....

LA SOCIETA

Il calcio è cambiato proprio in generale. Quando giocavo io ci allenavamo ai campini, accanto allo stadio, e dopo ogni seduta passavamo in mezzo ai tifosi. Quindi se avevi vinto la domenica bene, altrimenti te ne dicevano di tutti i colori... Però, intendiamoci, non è il problema che ora la squadra sia come dire isolata dentro il Viola Park, lo stesso per dire accade a Trigoria a Roma o ad Appiano Gentile. Non siamo tenuti a sapere cosa avviene dentro il centro sportivo. Il punto è che una società così, che già nel suo cammino ha avuto delle difficoltà, deve sapere comunicare con l'esterno. Ci vogliono figure chiave. Persone giuste che parlino al momento giusto

IL LEADER

Sinceramente non ne vedo uno. Dico una cosa: serve uno zoccolo duro di calciatori italiani. E non perché siamo migliori degli stranieri ma perché, anche se le bandiere non esistono più, hanno un approccio diverso. Gli stranieri sa, vanno nelle rispettive nazionali, poi tornano... Magari vengono ceduti. Non è un caso che le squadre che vanno bene ora quello zoccolo duro ce l'hanno. Pensi all'Inter di quest'anno...