Palladino prova a spiegare alcune scelte, come l’adattamento forzato di Zaniolo nel ruolo di prima punta per sopperire all’assenza di Kean. Il tecnico evidenzia anche le difficoltà di Cataldi, al rientro dopo un lungo stop, e la crescita di Fagioli quando è stato arretrato. Nonostante un secondo tempo con maggiore possesso palla, la Fiorentina non è riuscita a creare pericoli concreti contro un Como ben organizzato. Inoltre, l'infortunio di Gudmundsson, debilitato da una settimana di febbre e poi costretto al cambio per una botta alla schiena, ha complicato ulteriormente la gestione della partita.
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