- Squadra
- Nazionali
- Calciomercato
- Statistiche
- Coppa Italia
- Social
- Comparazione Quote
- Redazione
GENOA, ITALY - NOVEMBER 09: Paolo Vanoli, Head Coach of Fiorentina looks on prior to the Serie A match between Genoa CFC and ACF Fiorentina at Luigi Ferraris Stadium on November 09, 2025 in Genoa, Italy. (Photo by Simone Arveda/Getty Images)
Paolo Vanoli affronta il momento difficile della Fiorentina con lucidità e realismo. Nella conferenza post partita, il nuovo tecnico viola parla di “mattoncini” e “pagine vuote da scrivere”, cercando di infondere calma e consapevolezza in un ambiente scosso dai risultati negativi. Il pareggio con il Genoa non è motivo di festa, ma per Vanoli rappresenta un piccolo passo avanti, un segnale di umiltà e ripartenza. «Un punto è un punto – dice – dobbiamo capire dove siamo e ripartire dalle cose semplici». Le sue parole trasmettono la volontà di costruire dalle basi, senza illusioni, consapevole che la sosta potrà essere utile per lavorare su mentalità e organizzazione in vista di un mese complicato.
Sul piano pratico, l’allenatore impone subito la sua impronta. Durante la gara è sempre attivo, coinvolto, pronto a richiamare e incitare i suoi giocatori. Nelle dichiarazioni successive ammette senza giri di parole che «ci sono molte cose da fare, altrimenti non sarei qui al posto di un grande allenatore come Pioli». La ricetta è semplice: lavoro quotidiano, spirito di sacrificio e coesione. Vanoli parla di “pagina bianca” da riscrivere insieme, chiedendo ai giocatori di dimenticare il passato e di pensare al collettivo. Il suo obiettivo è ricostruire identità e compattezza, le basi per ritrovare serenità e risultati: «Bisogna mettere da parte l’io e pensare al noi».
Anche il presidente Rocco Commisso sposa pienamente la linea del nuovo tecnico. Dopo la partita, chiama Vanoli per complimentarsi del segnale di reazione mostrato dalla squadra. Il patron apprezza l’atteggiamento di gruppo e ribadisce che solo attraverso lo spirito di squadra la Fiorentina potrà rialzarsi. Vanoli si dice fiducioso e grato per il sostegno, ma mantiene i piedi per terra: sa che la squadra è ultima in classifica e che servono umiltà, sudore e pazienza per risalire. Firenze, delusa ma ancora speranzosa, si aggrappa ora al suo nuovo allenatore e alla promessa di ripartire, un passo alla volta. Lo scrive il Corriere dello Sport.
© RIPRODUZIONE RISERVATA