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CAIRATE, ITALY - AUGUST 11: Head Coach of AC Milan Stefano Pioli looks during an AC Milan Training session at Milanello on August 11, 2023 in Cairate, Italy. (Photo by Pier Marco Tacca/AC Milan via Getty Images)
A volte il calcio rimette le persone una di fronte all'altra quando meno se l'aspettano. Non per caso ma per destino. Domenica al Meazza quel fato avrà i volti di Mike Maignan, Fikayo Tomori e Rafael Leao da una parte e quello di Stefano Pioli dall'altra. Per la prima volta si sfideranno da avversari: loro, eroi dello scudetto del 2022; lui, l'allenatore che li ha costruiti passo dopo passo.
Maignan dimostrò subito di essere più che un semplice sostituto di Donnarumma: riflessi e determinazione lo portarono a diventare il miglior portiere della Serie A. Tomori, voluto da Pioli l'anno precedente, trasformò poi in numeri la sua affidabilità: 2.719' giocati e un solo cartellino giallo. Leao, talento anarchico, trovò invece proprio sotto la guida del tecnico emiliano la via della maturità: 11 gol e 10 assist nello scudetto, quando divenne il volto del progetto rossonero.
Oggi, tre anni dopo, il tempo ha cambiato le maglie ma non i legami. Pioli cerca il primo colpo con la Fiorentina, i suoi ex fedelissimi sognano di cucirsi addosso iricolore. Ma quando l'arbitro darà il via alla sfida, non ci sarà spazio per la nostalgia. Lo scrive la Nazione.
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