
Imbarazzante. Fatichiamo a trovare un aggettivo diverso per definire il momento del calcio italiano in relazione alla quarta ondata Covid. Gli stessi problemi, gli stessi equivoci: un anno e mezzo dopo sembra che nulla sia cambiato nel caos totale che "governa" la difficile convivenza tra la pandemia ed il mondo del pallone. Un mondo saturo d'interessi, di soldi, ma allo stesso tempo incapace di trovare la via della coerenza. Anzi, dell'auto tutela, dell'auto sopravvivenza. Requisito minimo per nutrire perlomeno la speranza di sopravvivere. L'ennesima conferma di questa incapacità è arrivata nelle ultime, frenetiche ore. Si poteva fare qualcosa di più a livello organizzativo, soprattutto alla luce dell'esperienza passata? Probabilmente sì? Un epilogo annunciato, considerate le premesse confusionarie. Su cosa fare con il 20° turno di Serie A in programma domani resta un grande punto interrogativo che al momento trova più interpretazioni che risposte certe.