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Massimo Sandrelli, storico giornalista fiorentino al Pentasport di Radio bruno si proietta così sulla gara di lunedì:
"Il problema della continuità esiste, per via dell'atteggiamento di Italiano la squadra è portata a giocare un calcio offensivo. La difesa talvolta corre dei rischi eccessivi, e questo rischia di azzoppare quello di buono fatto nella fase offensiva. La Lazio ha il problema di Milinkovic, non ha trovato un'identià dopo di lui. Luis Alberto non da le stesse cose, anche Sarri ha un atteggiamento difensivo relativo. La partita si può prestare alle caratteristiche della viola. Quando un giocatore come Beltran ritrova l'entusiasmo va sfruttato. La Lazio ovviamente non è il Cukaricki. Le punte si sa hanno dei momenti in cui non segnano mai, e viceversa. Nzola non è quel giocatore brillante che Italiano e la piazza si ricordava"
Su Italiano: "A me fanno un po' ridere i conti di Italiano dopo le critiche, l'elencare i successi dello scorso anno. Dopo una sconfitta contro l'Empoli era ovvio che ci fossero le polemiche. Nel calcio non c'è una gratitudine storica, non c'è da fare storie. Il pubblico non ha memorie, guarda la singola partita, o quella dopo. Non vorrei che Italiano stesse diventando permaloso come la società. Se vinci sei bravo e se perdi no, è la logica del calcio. La classifica della Fiorentina dipende anche dagli altri, il vero obiettivo è un ottimo piazzamento in Serie A. Anche dal punto di vista economico, vincere un trofeo è difficilissimo nelle partite secche. Quando si vince devi stare al meglio. Se giochi contro avversari di pari rango non puoi ruotare così tanto."
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