Luca Speciale analizza senza filtri il momento drammatico della Fiorentina, intervenendo ai microfoni di Radio Bruno. La sua riflessione parte dal caos societario, ma mette al centro soprattutto il campo e la paura che sta divorando la squadra.

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Speciale: “Vanoli è solo un Pioli con la voce. La differenza tra Ranieri e Dzeko”
«Adesso siamo tutti d'accordo sugli errori della società. L’immagine di Dzeko che parla col megafono ai tifosi è lo specchio della mancanza di ordine: una società organizzata non permette al peggiore in campo con l’AEK Atene di fare una cosa del genere».
Speciale però invita a non concentrarsi solo sulla dirigenza: «Non possiamo ripartire dalla società. Ora bisogna pensare a salvare ciò che si vede in campo. E quello che ho visto mi preoccupa: la squadra ha paura della paura. Fino a venerdì ero convinto che Reggio Emilia potesse essere la scintilla, ma la partita col Sassuolo ha messo paura anche a me. Sembrava di avere contro il Real Madrid».
Durissimo anche sul nuovo tecnico: «Vanoli è semplicemente un Pioli con la voce. E il sistema ha mandato in tilt perfino i due a cui ci eravamo aggrappati: Kean e De Gea. Paradossalmente, Galloppa in una partita ha mostrato più coraggio di Vanoli in un mese».
Sul futuro dell’allenatore, Speciale non si nasconde: «Se Vanoli non dovesse vincere col Verona, il cambio in panchina sarebbe un’ipotesi. Ma attenzione: a forza di cambiare medico si peggiora. Spalletti sarebbe stato l’uomo giusto per mettere ognuno al proprio posto».
Infine, un confronto tra il caso Dzeko e la reazione di Ranieri: «Ranieri ha fatto bene a parlare ai tifosi: l’ha fatto da esterno, con credibilità, non essendo il peggiore in campo. Dzeko invece è andato contro la Curva: un altro errore d’immagine».
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