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Poesio: “Serve lavorare sul ritmo. Kean? Le parole non bastano a trattenerlo”

Redazione VN
Ernesto Poesio sulle prossime sfide della Fiorentina e alcuni singoli

Ernesto Poesio, intervenuto ai microfoni di Radio Bruno durante il Pentasport, commenta così il momento della Fiorentina:

Il Celje non ha giocato chiuso, era aperto perché doveva recuperare. Il Cagliari non credo giocherà solo in difesa perché deve fare punti, ma è un tipo di squadra che la Fiorentina soffre. Mi aspetto una Fiorentina che ha voglia di fare punti per proseguire la corsa europea e che approfitti del calendario delle altre. Nelle prossime gare dobbiamo attenderci almeno 6 punti. In partite come queste servono i giocatori che tolgano le castagne dal fuoco, come Gudmundsson. In queste partite serve dribbling, uno spunto, una giocata. Non si può sempre affidarsi allo schema o all'allenatore. La difficoltà nel superare difese schierate è una responsabilità dei giocatori. Sul ritmo la Fiorentina deve fare di più e l'allenatore ci può lavorare. Devi dare continuità alle azioni offensive.

I giocatori di qualità

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Giovedì e contro il Parma Gudmundsson male. La discontinuità sta penalizzando. Zaniolo fino ad ora non ha messo niente del suo. Questo è ciò che differenzia un giocatore adatto a una grande squadra o no.

Kean

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Negli ultimi anni abbiamo imparato che ai giocatori non bastano le parole. Se la Fiorentina vuole andare oltre alla clausola, deve andare oltre a livello di stipendio e di ambizione.