Se vuoi essere aggressivo, va bene discutere con l’attaccante o usare un po’ di agonismo, ma la simulazione no. Bisogna intervenire in modo deciso, anche andando oltre i protocolli, e sanzionare i giocatori che si lasciano cadere toccandosi il viso senza essere stati colpiti lì. Se il colpo è sulla spalla o sulla schiena e loro fingono di essere stati colpiti al volto, devono essere espulsi. Basta, ci siamo stancati: vogliamo vedere calcio vero. L’espulsione è necessaria, perché è un comportamento totalmente scorretto. Essere colpiti alla testa o al viso è una cosa seria.
Questa norma era nata per proteggere i giocatori da conseguenze fisiche importanti, quindi fingere in questi casi è vergognoso. Chi simula un colpo alla testa, quando in realtà non l’ha ricevuto, deve essere punito. Non si può chiudere un occhio su episodi così evidenti: se il replay mostra che il contatto è stato sul petto e il giocatore si getta a terra toccandosi la faccia, deve essere espulso. Altrimenti non ne usciremo mai. E invito Rocchi a intervenire chiaramente già dalla prima giornata del girone di ritorno.
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