Gosens? "È un giocatore che sa dove andare a insistere per il bene della squadra, si mette sempre al servizio. La sua è una prestazione oscura, di sacrificio e preziosissima".
Dodo? "Non mi sorprende più, è un uomo ovunque. Corre, copre, cerca il dribbling e si propone. Si capisce anche il perché è stato convocato in nazionale e meriterebbe di tornarci. Il momento di flessione è coinciso con quello della Fiorentina. Non è nel complesso Dodo-dipendente, ma al 25% sì".
Parisi? "Bisogna sempre pensare da dove ha iniziato il proprio percorso, dallo scambio dialettico tra la società e il suo procuratore. Bisogna dare atto che è rimasto sempre concentrato, non era facile non farsi condizionare.
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