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Malusci: “Pradé-Palladino, troppe stranezze. Conference? Vi dico la mia”

Alberto Malusci Fiorentina
Alberto Malusci sulla Conference e le prospettive future
Redazione VN

Alberto Malusci, ospite al Pentasport di Radio Bruno, commenta così l'ultima giornata di campionato:

Non si gioca mai alla meno, scendi in campo per vincere. Ma sei all'ultima giornata, le squadre hanno la loro logica, ma non penso le squadre si mettano a fare tatticismi. Sono tutte partite aperte e la motivazione fa a differenza. Sul fatto della Conference c'è divisione: l'Europa è qualcosa di importante, fai esperienze al di là della coppa minore o superiore. Ma abbiamo fatto tre volte la Conference, quest'anno ho qualche dubbio. La società deve mettersi a tavolino, capire chi rimane e puntare all'Europa o alla Champions. I segnali devono arrivare dalla società tenendo Dodò, De Gea, Kean, Gosens. Poi c'è da aggiungere attraverso i vice che quest'anno ti sono mancati.

Gud-Kean

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Gudmundsson va inserito in questo progetto, è fortissimo. Lo deve dimostrare, deve essere bravo ad inserirsi, è troppo atipico. Devi entrare nella testa del ragazzo. Quest'anno non abbiamo visto la convivenza con Kean. Sono due giocatori straordinari.


Pradé e Palladino

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Ci sono delle cose che ci sono sfuggite. Quando la società comunica qualcosa io ci credo, ma vedendo la situazione ci sono troppe stranezze. Se scelgo un allenatore e gli do continuità vado in conferenza e lo difendo. Poi quello che succede nello spogliatoio non esce. C'è poca fiorentinità all'interno della società. Un proprietario presente fa la differenza.