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GERMOGLI PH: 2 NOVEMBRE 2025 FIRENZE STADIO ARTEMIO FRANCHI SERIE A FIORENTINA VS LECCE NELLA FOTO
Stefano Tirelli, mental coach nel mondo del calcio e non solo, ha parlato così dello stato emotivo dei giocatori della Fiorentina, ai microfoni del "Pentasport" di Radio Bruno:
Parole di Vanoli? "Si pensava a un altro tipo di campionato, l'allenatore ha ragione nel dire che ora c'è da resettare e ripartire con un altro approccio. Non più di vertice, ma dal basso verso l'alto, alla ricerca di punti. È necessario darsi un punto di svolta in termini di realtà, per capire chi siamo e darsi una mano, insieme per un unico obiettivo".
Reagire alla crisi? "La parte razionale di noi pensa qualcosa e poi l'emotività ti fa vivere altro, è un problema. Ognuno può reagire e tirare fuori il meglio di sé, ma nella crisi con l'emotività è difficile. Occorre un metodo, sono importanti parole ed esempi, ma a volte lavorano su cervello cognitivo, ma non emotivo. A livello di gruppo è fondamentale gestire lo stress emotivo. Sia nella sconfitta che nella vittoria c'è un concetto di emotività, nella gestione del percorso e della dipendenza per creare una progettualità nel corso di un campionato. Il percorso è lungo e la gestione va fatta tappa per tappa, per giungere all'obiettivo".
Pubblico? "Il fatto che ci siano meno posti allo stadio, con meno sostegno numerico, è un deficit. Dalle esperienze fatte in Premier, mi fa riflettere vedere in Italia che si esaltano tantissimo i giocatori nelle vittoria, ma non c'è la capacità di stare vicino alla squadra quando invece le cose non vanno nel migliore dei modi. In termini di tentativo e di voglia sono convinto che i giocatori stanno dando tutti tutto, il pubblico deve star loro vicino perché lo sforzo merita di essere sostenuto".
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