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Graziani: “Arthur? Si, se richiesto da Palladino. Se motivato, ben venga Amrabat”

Graziani
Tra Parma e mercato. Francesco Graziani nel filo diretto di Radio Bruno
Redazione VN

Francesco Graziani, ospite nel filo diretto del programma A Pranzo con il Pentasport di Radio Bruno, risponde così alle domande dei tifosi viola:

Gudmundsson vicino? Così dice la cronaca. Ma manca ancora un difensore e un centrocampista. La Fiorentina, però nonostante tutto, si sta muovendo bene. Pongarcic e Colpani sono molto bravi. De Gea è un portiere internazionale. Quel poco che è stato fatto, è stato fatto molto bene. Ritorno di Arthur? A me è sempre piaciuto, ceto spesso è più ai box che in campo. Io però mi fido delle intuizioni di Palladino, se serve un giocatore simile, allora è il profilo giusto. Tra lui e McKennie prenderei l'americano. Ha gamba e inserimenti. Andare facilmente alla Juventus? Io non l'avrei mai fatto, anzi non l'avrei mai potuto fare. C'erano altri valori e simbolismi attorno alla casacca. Nel calcio di oggi, però non trovo nulla di sorprendente. Nico via? Se con questa cessione arrivano calciatori motivati e stimolati ben venga. Io non mi innamori più dei calciatori, ma solo dei colori della società. Amrabat? Meglio un asino usato che un cavallo zoppo. Se motivato ben venga la permanenza di Amrabat. Se si allena con impegno e professionalità, allora si che potrà restare. Non scordiamoci Beltran. E' stato il calciatore più pagato l'anno scorso: 25 milioni. Proverei a giocare anche con 2 punte: lui e Kean. Se non lo usi, significa che il suo acquisto è stato fallimentare. Rinnovo di Terracciano? Un buon numero 12. Con l'inattività di De Gea, Terracciano potrebbe essere la nostra alternativa di lusso. Terracciano offre garanzie. Biraghi braccetto? Mai nei tre centrali. Solo da esterno. D'altra parte dobbiamo capire cosa chiede Palladino al capitano. Tra lui e Parisi, cercherei di dare a Parisi più spazio, certo ricordando che l'anno scorso con lui in campo abbiamo spesso avuto più di qualche titubanza. Chi come rivelazione tra Sottil, Brekalo e Ikonè? Penso nessuno. Spero in Sottil. Lui come Ikonè, a Firenze hanno fatto il loro tempo. Brekalo non è un esterno, può fare la mezza punta o la mezzala come a Torino. Su Ikonè Italiano ha fatto un lavoro pessimo. In 3 anni non gli ho mai visto fare un miglioramento. Io in società? Non ci ho mai pensato, ma ho buoni rapporti con tutti. Ho sempre detto a Joe e Daniele che, se alla squadra serve una svegliata, di chiamarmi. 


Arthur
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