L'esordio
—"Devo ringraziare Carlo Mazzone per l'esordio in Serie A. Era arrivato Pietro Carmignani in quella stagione ma l'allenatore disse che ero io il portiere del futuro della Fiorentina. Mi fece entrare a novembre contro la penultima in classifica, dopo avermi provato in amichevole con il Rimini di Sacchi. La mia ultima partita in viola fu con il Pisa, loro retrocessi e noi in Coppa Uefa a scapito del Milan. Si decise tutto gli ultimi 90’. A quattordici anni ero arrivato a Firenze e 14 anni dopo giocai la mia ultima partita".
La lotta Scudetto 1981-1982
—"Ci trovammo in lotta per lo Scudetto per caso, l'infortunio di Antognoni compattò l'ambiente e noi in difesa eravamo granitici. Contro il Cagliari all'ultima giornata si videro tutti i nostri limiti e perdemmo. In quella giornata non diedero un rigore contro la Juve a Catanzaro e ci annullarono un gol buono a noi. Per noi la rivalità con la Juventus era sportiva, tutti i dissapori e i riferimenti al potere bianconero con gli arbitri sono arrivati da quel momento in poi. La mia miglior stagione in viola fu l'ultima con Agroppi in panchina, un vero burbero da cuore d'oro"
La scoperta di Ujfalusi
—"Dopo il ritiro mi piaceva scovare e scegliere i calciatori, La scoperta che mi ha reso più fiero è senza dubbio quella legata a Tomas Ujfalusi. Mentre qualche anno dopo a Verona portai con me Sarri, ma dopo poco l'esonerarono e venni via con lui."
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