Contro l'Atalanta
—Sarà una partita difficile. Loro sono forti, ma il mister ci metterà in campo nel modo migliore. Noi daremo tutto e speriamo di regalare una gioia a noi stessi e ai tifosi.
Conference League
—Possiamo arrivare fino in fondo, non dobbiamo nasconderci. È una coppa importante, anche se qualcuno la sminuisce. Vincere una coppa europea non è da tutti, e inoltre ti permette di giocare l'Europa League l'anno prossimo.
Compagni
—Ne conoscevo già molti, da Zaniolo a Fagioli. Lo stesso Cataldi, che ho conosciuto alla Lazio. Il nostro è uno spogliatoio di bravi ragazzi, stiamo bene insieme. Mi ha sorpreso Comuzzo: è così giovane ma già impostato per fare una carriera importante. Lo chiamo "il generale". Poi c'è Gosens, che ha una mentalità pazzesca. Un vero leader, e noi lo abbiamo riconosciuto.
Kean
—Sta facendo un campionato straordinario. Le sue potenzialità si vedevano già, ma quest'anno sta emergendo agli occhi di tutti. Me lo aspettavo. Speriamo continui così e segni ancora di più. È un giocatore forte, al centro della Nazionale e della Fiorentina. Sono contento per lui.
Futuro
—L'ho già detto: vorrei costruire qualcosa di importante con la Fiorentina. Ho sempre cambiato squadra, ma ora voglio legarmi a una tifoseria e a un club. Sto veramente bene qui a Firenze. La Champions? Sarebbe importante, ma alzare un trofeo a Firenze sarebbe unico.
Il sogno calcistico
—Giocare un Mondiale e vincere qualcosa in Europa e uno scudetto. Insomma, alzare un trofeo. Fare entrambe le cose? Mai dire mai.
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