Il gioco - "La Fiorentina deve avere un'identità di gioco, non adottare un calcio primitivo. Non posso dire che Palladino non sappia fare un calcio diverso, ma quest'anno è arrivato da una situazione ben diversa. Non poteva che essere riconoscente per l'opportunità ed essere aziendalista. È un allenatore con cui ci non si è capiti sulla filosofia di calcio, non riesco a immaginare che sia quella di Daniele Pradè che è lo stesso che ha preso Montella e Italiano".
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