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Ferrara duro su Palladino: “Non ci sono idee. Così si è annullato Fagioli”

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Benedetto Ferrara analizza il momento non semplice della Fiorentina. Dalle scelte di mercato, fino a quelle di Palladino
Redazione VN

La Fiorentina vive un momento non semplice, soprattutto dopo la sconfitta contro il Como. Al Pentasport di Radio Bruno ha parlato così:

"Pongracic ha spiegato al meglio la situazione. Se la squadra si deve difendere e ripartire, con Kean lo sa fare. Dispiace perdere così, dopo il mercato. Mancano idee e personalità, dispiace dirlo, ma è lampante. Piuttosto che mettere un centrocampo a 3 metti Fagioli sulla trequarti e lo annulli. Zaniolo ha provato a giocare come Kean. Il Como ha delle idee, e sembrava una grande squadra, ma la Fiorentina è più forte sulla carta. Dopo la vittoria con l'Inter ti ripresenti a Milano con la stessa squadra, pensando che all'Inter fossero stupidi. Va bene premiare alcuni singoli, ma non tutti. Col Como è bastata la scelta di Fagioli per capire. Se tu decidi di giocare così col Como metti in mostra i tuoi limiti"


Le scelte di mercato

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"Contro le grandi hai più spazi, e cerchi di saltare spesso il centrocampo. Ma se giochi contro il Venezia non avrai gli stessi spazi. Se te non hai delle idee vai poco lontano. Sul mercato hai comprato un sacco di centrocampisti, e poi metti le mezzali a fare gli esterni. Così i terzini vengono anche ostacolati. Questo mi dà l'idea che ci sia confusione. La squadra è frustrata e le parole di Pradè denotano quella della società. La Fiorentina non ha perso per l'assenza di Kean. Non credo che tra Palladino e la società ci sia della compattezza. Palladino ha pochissima esperienza, sotto la gestione di Galliani. Anche Montella fu una scelta simile, ma quello fu un miracolo. Con i tecnici giovani c'è intesa, così come Italiano nei primi mesi, fino alla cessione di Vlahovic. La costruzione di questo gruppo è stata complessa, a partire dalla gestione di Biraghi. La Fiorentina ha convissuto con metà spogliatoio di scontenti. La società ha seguito Palladino, e lui è uno molto istintivo. Lo spogliatoio è unito perché ci sono dei giocatori intelligenti, come De Gea e Gosens"