Il giornalista Stefano Cecchi ha parlato in diretta su Radio Bruno:
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Cecchi su Gudmundsson: “Certe dichiarazioni screditano i compagni”
L'intervento in radio da parte del giornalista
Io continuo a pensare che tutto ci condanna tranne l'idea che questa squadra vale di più. Io mi rifaccio alla Roma di Juric, che quando è arrivata a Firenze l'anno scorso pareva destinata a retrocedere e l'abbiamo sbranata. Arriva Claudio Ranieri, trova l'interruttore generale e la Roma per poco non va in Champions League. La Fiorentina ha già cambiato elettricista senza risultati, probabilmente ha bruciato il fusibile, ma resto convinto che la squadra sia in grado di tirarsi fuori con il giusto accorgimento. Che si fa? Io non ne ho idea, vedo cose che mi fanno paura come il rigore, la faccia di Fagioli, la dichiarazione di Gudmundsson. Magari sbaglio io, ma Gudmundsson ha litigato l'anno scorso con Kean e l'anno prima al Genoa su Retegui. Bugiardo. In questo momento certe dichiarazioni non vanno bene, mi sembra semplicemente che fosse un intervento per screditare una persona di cui non dirò il cognome ma fa l'attaccante, è scuro di pelle e si chiama Moise. E poi perché fare casino sui social? Se anche hai ragione, perché aggiungere caos al caos?
Vanoli
—Mi fa tenerezza, ha detto che avrebbe difeso Ranieri fino alla morte e poi Ranieri lo ricambia con quel saluto abbozzato. Se poi decidesse di mettere da parte Ranieri, chi lo sosterrebbe in società? Infatti a Gudmundsson non è successo nulla, è convocato e nessuno lo ha preso metaforicamente per le orecchie. Le idee chiare non ce le ho, a nasometria (sic) farei giocare i 5-6-7 che mi danno più garanzie in questo momento.
Commisso
—La grande amarezza è questa, questo è l'anno nel quale Commisso ha speso di più e comunque è quello in cui la squadra fa peggio. A volte mi sembra che si sia sotto la pioggia e che dato che si ha un impermeabile si faccia come se ci fosse il sole, ci sono dichiarazioni, anche precedenti, che non riflettono il momento.
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