Sulle colonne de La Repubblica, il commento del giornalista Giuseppe Calabrese, sul momento della Fiorentina dopo il pareggio per 1-1 ottenuto ieri sera, al Franchi, contro la Juventus. Le sue parole:
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VIOLA NEWS news viola radio e tv Calabrese: “Con undici Kean sarebbe più facile. Serve più coraggio”
la Repubblica
Calabrese: “Con undici Kean sarebbe più facile. Serve più coraggio”
Il commento del giornalista Giuseppe Calabrese sulla prestazione della Fiorentina contro la Juventus e la grinta espressa da Moise Kean
Peccato per quei cori razzisti che hanno sporcato il sabato della Fiorentina. Peccato perché alla fine rimane più quello, con l'arbitro Doveri che ha interrotto due volte la partita, che non il punto strappato con i denti e con l'orgoglio dalla Fiorentina, che ha dimostrato di avere consapevolezza della sua classifica e la mentalità di chi sa che deve faticare per uscire dalla zona retrocessione. Finalmente la squadra viola ha messo in campo una condizione atletica decisamente migliore, ed è riuscita a recuperare dopo essere andata in svantaggio, lei che finora era la regina dei punti persi dopo aver segnato per prima. Poi c'è il pareggio, che smuove poco la situazione ma fa benissimo al morale e alla convinzione. Vanoli, insomma, può essere soddisfatto anche se niente è stato ancora fatto, e la strada per uscire dalla crisi sarà lunga. Ma ora il tecnico ha qualcosa di concreto su cui lavorare. Una mentalità operaia e qualità superiori alle altre squadre invischiate in fondo alla classifica, un bel mix sul quale innestare le sue idee tattiche e il suo calcio. Certo se avesse undici Kean sarebbe tutto più facile. Il centravanti viola si è battuto come un leone, aveva gli occhi pieni di rabbia e motivazioni. Ha fatto tutto bene, ha gestito e protetto il pallone come nessun altro. Ha pure colpito una traversa. Solo che il giochino palla a Kean e speriamo che faccia gol è un po' troppo prevedibile. Per tirarsi fuori da questa situazione ci vorrebbe un po' di coraggio. Quello che ha permesso a Mandragora di tirare fuori un gol incredibile. Però la partita con la Juve è tutta qui, sul resto c'è ancora da lavorare. E parecchio. ma i segnali che Vanoli aveva visto a Genova, si sono rivisti ieri e adesso si devono smussare alcuni angoli per trovare la direzione giusta. Per lunghi tratti la squadra è sembrata un po' disordinata, a volte perfino un po' anarchica e ha concesso troppo possesso palla ai suoi avversari. Non è questa la Fiorentina che ha in testa Vanoli, ma la reazione dopo aver subito gol è il segnale evidente di un gruppo che ci crede e che ha voglia di riprendersi i punti perduti. Una rincorsa lunga e faticosa, in cui tutti devono sentirsi coinvolti, perché tutti dovranno dare il loro contributo. Un passo per volta, una partita dopo l'altra. E adesso, dopo il campionato, c'è la Conference. L'obbiettivo di questa stagione, il trofeo che potrebbe salvare tutti e permettere di festeggiare a braccia alzate il centenario della Fiorentina.
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